mercoledì 17 novembre 2010

Il cardinale Biffi, Fini e le leggi razziali (A. Tornielli)



Cari amici, esce in questi giorni in libreria la nuova edizione, ampliata, dell’autobiografia del cardinale Giacomo Biffi, arcivescovo emerito di Bologna (Memorie e digressioni di un italiano cardinale, Edizioni Cantagalli, 668 pagine, 25 euro). Tra le parti aggiunte ce n’è una che riguarda le dichiarazioni del presidente della Camera Gianfranco Fini, il quale, alla fine del 2008, aprendo i lavori di un convegno dedicato al settantesimo anniversario delle vergognose leggi razziali, criticò la Chiesa per non aver detto e fatto nulla. Biffi dedica alcune pagine a ricostruire quanto accaduto e soprattutto cita la coraggiosa omelia antirazzista del cardinale arcivescovo di Milano, Alfredo Ildefonso Schuster, oggi beato. E conclude: “C’è stato recentemente chi (dall’alto di una delle massime cariche dello stato) in un intervento pubblico del tutto immotivato, ha parlato di un deplorevole silenzio della Chiesa in quella circostanza. Certo, essendo egli del 1952, ha l’attenuante che all’epoca non era ancora nato; ma ha l’aggravante di aver voluto ciò nonostante intervenire nel merito, rivelando al tempo stesso i suoi gratuiti preconcetti e la sua singolare disinformazione”. L’alta carica dello Stato non è nominata, ma il riferimento, con tanto di data di nascita, è evidente. Questo è l’articolo che pubblico oggi sul Giornale, dove trovate il racconto di Biffi e anche una citazione del quotidiano vaticano, che reagì alle parole di Fini.

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