domenica 5 dicembre 2010

Monsignor Pozzo precisa le sue affermazioni circa la partecipazione a Messe della FSSPX





La scorsa settimana ha destato stupore l'intervento di Monsignor Pozzo, Presidente dell'Ecclesia Dei, che riguardo alla FSSPX asserì : "è chiaro che i fedeli cattolici sono invitati a evitare la partecipazione alla Messa o la ricezione dei sacramenti da un sacerdote della FSSPX, perché sono canonicamente irregolari". (Vedi qui)
Tale frase ovviamente ha destato stupore anche perchè è in piena contraddizione con quanto veniva enunciato in un documento ufficiale della stessa Ecclesia Dei a firma dell'allora Segretario mons. Perl, documento che potete leggere nel link  di sopra, ora se durante quel periodo, quando ancora sui vescovi della Fraternità pendevano le famose scomuniche, era lecita la partecipazione alla Messa della Fraternità, come può essere che oggi, dopo che le scomuniche non sussistono più, tale partecipazione è vietata?


Ci informa il blog Osservatore vaticano, solitamente bene informato, che Pozzo è stato da più parti sollecitato di chiarire il senso della sua affermazione; ha così avuto modo di precisare che "non ha inteso in alcun modo modificare il tenore del rescritto dato dal suo predecessore, mons. Perl, il quale aveva scritto, il 27 settembre 2002 e il 18 gennaio 2003, a proposito di queste Messe [della FSSPX] canonicamente irregolari, che 'i preti della Fraternità S. Pio X sono validamente ordinati ma sono sospesi dall'esercizio della loro funzione sacerdotale'; che era nondimeno possibile assolvere il precetto domenicale assistendo ad una Messa celebrata da un prete della Fraternità S. Pio X. Mons. Perl concludeva: 'non possiamo raccomandarvi di assistere ad una tale messa [..] Se la vostra intenzione è semplicemente quella di partecipare ad una messa celebrata secondo il messale del 1962 in considerazione della vostra devozione, non costituisce peccato'".

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