mercoledì 26 gennaio 2011

Il vero ecumenismo: l'omelia di don Konrad (FSSP)


Riportiamo il testo dell'omelia di don Konrad zu Loewenstein (Fssp), cappellano della chiesa di San Simon Piccolo a Venezia, del 23 gennaio (trascritta dalla registrazione).


In nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti.

In questa settimana di Preghiera per l'unione dei Cristiani, vogliamo considerare il fenomeno dell'Ecumenismo.
L'etimologia del termine "ecumenismo" è "Oikoumené", la parola greca che significa "mondo". Il termine "ecumenismo" significa, dunque, qualche cosa che riguarda tutto il mondo, qualche cosa di universale, qualche universalismo.
Ora, il termine Ecumenismo (con il suo significato di universalismo), viene inteso in due sensi distinti: il primo senso è che tutto il mondo deve divenire cattolico; il secondo senso è che tutti gli uomini si devono unire sulla base di ciò che hanno in comune.
Il primo senso è il senso Cattolico, il secondo senso è il senso non cattolico!
Che il primo senso sia Cattolico è già chiaro nell'etimologia del termine "cattolico", che significa "intero", viene dalla parola greca "olos" e si rapporta tra l'altro al genere umano intero.
Ecumenismo, nel secondo senso, non è una faccenda cattolica, ma politica, perchè non spetta al bene ultimo dell'uomo in cielo come il cattolicesimo, ma spetta al suo bene su questa terra: spetta alla sua pace con altri quaggiù.
Ecumenismo nel secondo senso, che è purtroppo il senso di gran lunga più comune, non solo non corrisponde al cattolicesimo, ma è anche ostile al cattolicesimo, perchè se cerchiamo solo ciò che ci unisce con altre confessioni cristiane, o con altre religioni (come se ci fossero altre religioni fuori che la sola vera religione cattolica), se cerchiamo solo ciò che ci unisce con loro, neghiamo o almeno trascuriamo e diluiamo un articolo di fede dopo l'altro; cercando solo ciò che ci unisce ai luterani, neghiamo, per esempio, la natura sacrificale della Santa Messa, i Sette Sacramenti, il culto alla Madonna; cercando ciò che ci unisce ai musulmani, per esempio, neghiamo o trascuriamo il mistero della Santissima Trinità, la divinità e la missione salvifica di Nostro Signore Gesù Cristo + che costituiscono, infatti, il nucleo essenziale della fede.
Così il Cattolicesimo si trasforma in una specie di vago cristianesimo, in confronto con le altre confessioni, o in confronto con le altre religioni si trasforma in una specie di vago umanesimo, o in una ricerca di essere simpatici a tutti!
Era questo il motivo dell'Incarnazione, della vita, della passione, della morte in Croce tra spasimi atroci di dolore di Nostro Signore Gesù Cristo + ? Domando!
Qualcuno proverà forse a difendere questo falso ecumenismo, che è la condivisione di ciò che è comune a tutti, dicendo che è una forma di amore, e l'amore è nell'analisi finale, lo scopo della nostra vita e Dio stesso è l'amore; la Santissima Trinità è un mistero di amore tra le Tre Persone Divine +. Ebbene è vero che la condivisione di tutto ciò che è comune tra cattolici ed altri è una forma di amore, ma è anche vero che l'amore è cieco! e deve essere guidato dalla conoscenza.
L'uomo ha due facoltà principali dell'anima: la conoscenza e la volontà (o amore razionale), e tutte e due devono adoperarsi nel suo agire. Sul livello sovrannaturale questa conoscenza è la conoscenza della fede, e questo amore è l'amore della Carità, e tutte e due si devono adoperare nel suo agire: e la Fede e la Carità.
Non basta avere la fede per essere salvati; non basta amare per essere salvati, ma occorre la fede e la carità.
Rispondiamo dunque, a questa obiezione "che l'amore basti" dicendo che la conoscenza è anche necessaria.
Ma bisogna aggiungere (insieme) che la conoscenza, ha la precedenza sull'amore perchè, come ho già detto, l'amore è cieco e deve essere guidato dalla conoscenza: prima di amare devo sapere cosa amare e come amare. Se un ubriaco mi chiede cento euro ed io glieli do, non pratico l'amore perchè non lo posso amare in questo modo dando i soldi...
Sul livello soprannaturale la fede (come conoscenza sovrannaturale), ha la precedenza sulla Carità (come amore soprannaturale). L'oggetto della Fede è Dio, la Santissima Trinità e non posso amarLo con la carità prima di conoscerLo con la Fede.
Sul livello più profondo possiamo dire con Romano Amerio, nel suo libro ammirevole "Iota Unum", che la conoscenza precede l'amore, ultimamente, nel mistero della Santissima Trinità stessa, perchè la conoscenza di Dio tramite il Verbo precede l'amore di Dio tramite lo Spirito Santo: la processione del Figlio dall'intelletto del Padre, precede la processio dello Spirito Santo dall'amore reciproco del Padre e nel Figlio.
In questo modo possiamo dire che Dio, prima di essere un mistero di Amore è un mistero di Conoscenza.
Vediamo dunque che gli ecumenisti falsi si sbagliano quando dicono che "basta amare", necessario è piuttosto, ribadisco, sia la conoscenza, sia l'amore e, la conoscenza, ha la precedenza sull'amore; la fede sulla carità, il vero sul bene.
Come si esercita l'Ecumenismo?
L'Ecumenismo Cattolico avviene tramite l'insegnamento. Il primo compito della Chiesa è di insegnare la fede: la Chiesa è in possesso della fede che è la verità assoluta ed immutabile e deve insegnarla agli altri per la loro salvezza perchè per essere salvati devono conoscere Dio con la Fede e amarLo con la carità (di per se stesso e tramite il vicario) per glorificarLo quaggiù e in cielo per salvare le loro anime.
L'Ecumenismo falso... si esercita tramite il così detto "dialogo" che viene inteso come una specie di relazione reciproca con l'altro, dove l'uno è aperto all'altro e l'uno impara dall'altro a vicenda, in un tipo di processo senza termine in ricerca di una verità elusiva o mutabile, considerata come meno importante del dialogo stesso o dell'amore che lo costituisce.
Per valutare questo concetto di dialogo bisogna spiegare che la santa Chiesa Cattolica ha ricevuto la Verità da Dio stesso che è la Verità tutta intera.
Nostro Signore Gesù Cristo + di cui il Nome sia sempre adorato e benedetto, disse: "Io vi manderò lo Spirito della verità, che vi condurrà alla verità intera", questa verità è la verità sovrannaturale, il contenuto della fede, la verità assoluta e immutabile, più stabile della terra, delle stelle, della luna e del sole, perchè "il cielo e la terra passeranno ma - dice il Signore - le mie parole non passeranno".
Le parole del Signore, la verità della fede, sono immutabili e non cambieranno: neanche uno iota cambierà, e nessun uomo di Chiesa ha il potere di cambiare il minimo dettaglio della fede.
Ora, la santa Chiesa Cattolica ha ricevuto un mandato del Signore, predicare questa fede come si trova alla fine del vangelo di san Matteo con le parole: "Andate, dunque, e ammaestrate tutte le nazioni battezzandole, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato"; alla fine del vangelo di San Marco, con le parole: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo a ogni creatura, chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato"; alla fine di san Luca, con le parole: "Il Cristo doveva patire e risorgere e nel Suo nome saranno predicate a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati".
Queste parole alla fine dei vangeli sono, per così dire, lo strumento per comunicare il contenuto dei vangeli alla terra intera, per comunicare gli avvenimenti e le parole di quei trentatre anni di vita terrena dell'adorabilissimo Figlio di Dio e di Maria che hanno cambiato per sempre la faccia di questa terra e hanno determinato definitivamente il destino eterno di ogni uomo, dall'inizio dei tempi fino alla loro fine.
Questo mandato è il "munus docendi" di Nostro Signore Gesù Cristo + stesso che ha tre "munera": il munus docendi, il munus regendi e il munus santificandi: tre uffici: quello di insegnare, quello di governare, quello di santificare, Questi tre uffici li ha tramandati alla Sua Chiesa una, santa, Cattolica ed Apostolica e ad ogni membro del Suo Clero.
Insegnare la fede è dunque un ufficio, un compito, un obbligo della Chiesa e del Suo Clero: "guai a me se non predico il vangelo" dice san Paolo.
Insegnare la fede significa che la Chiesa che è in possesso della verità, la comunichi a qualcuno che non è in possesso di questa verità, ad una persona che ne è ignorante affinchè anche lui la conosca.
Non è un processo interminabile di dialogo, di discussione, di interessamento da parte della Chiesa alle opinioni false di altri, per cercare insieme una specie di...amalgamo del vero e del falso, nell'interesse di una convivenza puramente terrena.
Piuttosto è una comunicazione della verità, dell'unica verità: dalla verità soprannaturale e assoluta, la Verità che in fin dei conti è Nostro Signore Gesù Cristo + stesso che disse: "IO SONO LA VERITA' " affinchè ogni uomo venga alla conoscenza di questa verità e ogni uomo venga salvato!
Amen
In Nomine Patris, et Filii et Spiritus Sancti
Sia lodato Gesù Cristo +
 

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