sabato 1 gennaio 2011

Riemerge lo "spirito" d'Assisi!



Papa Ratzinger nell’omelia della messa celebrata questa mattina in San Pietro e poi all’Angelus ha ricordato il tema della Giornata mondiale della pace, anche alla luce degli ultimi avvenimenti che hanno visto decine di cristiani perseguitati a motivo della loro fede.
Il Papa ha anche ricordato, purtroppo, che in questo anno ricorre il 25° anniversario della Giornata Mondiale di preghiera per la pace, in sintesi le riunioni pancristiane che si sono svolte ad Assise per volere di Papa Giovanni Paolo II, riunioni che tanto clamore e scandalo avevano dato, senza contare la confusione tra i fedeli e non pochi di questi rimase convinto che tutte le religioni fossero uguali, tutt'ora ci sono "credenti" con tali convinzioni.
Credevamo, a quanto pare erroneamente, che tali riunioni con il Pontificato di Ratzinger, da cardinale a quanto si dice fu critico su tali eventi, fossero definitivamente caduti nell'oblio, invece no!
E' mai possibile che si parli tanto di ermeneutica della continuità per poi nei fatti calpestare tale continuità?
Quando e come, nella bimillenaria Tradizione della Chiesa, ci furono mai tali eventi?
Il Diritto Canonico 1258, § 1, una volta non asseriva: “Ai fedeli è assolutamente proibito assistere o prendere parte attivamente ai culti degli acattolici (cioè dei non-cattolici) in qualsiasi maniera.”?
Come può esserci, dunque, continuità tra un qualcosa che prima era definita magistralmente peccato mortale e adesso no? 


Ecco le parole del Pontefice:
"Cari fratelli e sorelle, nel Messaggio per l’odierna Giornata della Pace ho avuto modo di sottolineare come le grandi religioni possano costituire un importante fattore di unità e di pace per la famiglia umana, ed ho ricordato, a tale proposito, che in questo anno 2011 ricorrerà il 25° anniversario della Giornata Mondiale di Preghiera per la Pace che il Venerabile Giovanni Paolo II convocò ad Assisi nel 1986. Per questo, nel prossimo mese di ottobre, mi recherò pellegrino nella città di san Francesco, invitando ad unirsi a questo cammino i fratelli cristiani delle diverse confessioni, gli esponenti delle tradizioni religiose del mondo e, idealmente, tutti gli uomini di buona volontà, allo scopo di fare memoria di quel gesto storico voluto dal mio Predecessore e di rinnovare solennemente l’impegno dei credenti di ogni religione a vivere la propria fede religiosa come servizio per la causa della pace. Chi è in cammino verso Dio non può non trasmettere pace, chi costruisce pace non può non avvicinarsi a Dio. Vi invito ad accompagnare sin d’ora con la vostra preghiera questa iniziativa."

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.