venerdì 18 marzo 2011

Crocefisso nelle aule, Italia assolta!

La Corte europea per i diritti dell'uomo non ha accolto la tesi della violazione dei diritti umani

Soddisfatto il ministro Frattini: «Ha vinto il sentimento popolare dell'Europa»
Crocefisso nelle aule, Italia assolta

La Corte europea per i diritti dell'uomo non ha accolto la tesi della violazione dei diritti umani


MILANO - L'Italia ha vinto la sua battaglia a Strasburgo: la Grande Camera della Corte europea per i diritti dell'uomo l'ha assolta dall'accusa di violazione dei diritti umani per l'esposizione del crocefisso nelle aule scolastiche. La decisione della Corte è stata approvata con 15 voti favorevoli e due contrari. I giudici hanno accettato la tesi in base alla quale non sussistono elementi che provino l'eventuale influenza sugli alunni dell'esposizione del crocefisso nella aule scolastiche.
 
LA DENUNCIA - La Corte di Strasburgo si è pronunciata sul ricorso di una cittadina italiana di orgine finlandese, Soile Lautsi, che contestava la presenza del crocefisso nella scuola pubblica frequentata dal figlio ad Abano Terme, affermando che è un attentato alla libertà di coscienza e al diritto di ognuno a ricevere un'istruzione conforme alle proprie convinzioni. La sentenza di primo grado aveva suscitato proteste non solo da parte dei cattolici. L'84% degli intervistati in un sondaggio di qualche giorno fa, si diceva favorevole alla presenza del crocefisso nelle scuole.
 
«HA VINTO L'EUROPA» - «Accolgo con grande soddisfazione la decisione della Corte europea - ha commentato a caldo il ministro degli Esteri, Franco Frattini - Oggi ha vinto il sentimento popolare dell'Europa. Perchè la decisione interpreta soprattutto la voce dei cittadini in difesa dei propri valori e della propria identità. Mi auguro che dopo questo verdetto l'Europa torni ad affrontare con lo stesso coraggio il tema della tolleranza e della libertà religiosa».

BAGNASCO - La sentenza della Corte di Strasburgo secondo il presidente della Cei e arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco, è «una sentenza importante, di grande buon senso e di grande rispetto per quelle che sono le argomentazioni che sono state presentate dal governo italiano insieme ad un numero significativo di paesi europei che hanno condiviso questa posizione».

Fonte: Corriere della Sera

La signora finlandese ora faccia causa al suo stato per far togliere la croce dalla bandiera nazionale... magari sarà più fortunata!

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