mercoledì 5 settembre 2012

DAL CATTOLICESIMO AL PAGANESIMO


IL DISPREZZO DELLA RELIGIONE
È ENTRATO IN CHIESA:
LA MESSA PER I MASSONI

Un segno dei tempi che viene dal Brasile

Nell'età contemporanea gli esseri umani
divengono sempre più consapevoli
della propria dignità di persone
e cresce il numero di coloro
che esigono di agire di loro iniziativa,
esercitando la propria responsabile libertà,
mossi dalla coscienza del dovere
e non pressati da misure coercitive.

(Concilio Vaticano II,  Dichiarazione sulla libertà religiosa
Dignitatis humanae (DH1)

È il 20 agosto 2012, a Belo Jardim (Brasile), nella parrocchia di Nossa Senhora da Conceiçao, diocesi di Pesqueira, celebra il “per niente reverendo” Geraldo de Mangela Silva, perfetto nuovo prete della nuova Chiesa, in onore della Massoneria e dei Massoni, di cui si festeggia oggi la “giornata”, da quelle parti, almeno.

Il Maestro Venerabile, recante il Maglietto, con ai suoi fianchi il Primo e il Secondo Sorvegliante (recanti rispettivamente il Compasso e la Squadra) si recano ai primi banchi,
nei posti d'onore.


Dai posti d'onore partecipano “actuosamente” alla celebrazione,
che evidentemente non è una Messa cattolica,
ma una palese blasfemia frutto del Concilio.
Da notare che i Maestri Massoni sono accompagnati da alcune signore, non sappiamo se anch'esse massonicate o massonicanti.
Il gesto che fanno, insieme agli altri fedeli, lascia pensare che è il momento dell'Offertorio moderno, dove si offre a Dio il frutto della terra e del lavoro dell'uomo. Cosa sulla quale i Massoni si trovano perfettamente d'accordo con Bugnini,
inventore del Novus Ordo e Massone anche lui.


Quindi si comunicano (!?),
una comunione tutta vaticanosecondista,
rigorosamente in piedi e in mano e distribuita da una donna
Finalmente un po' di coerenza!


Questa foto non sappiamo se anticipa la celebrazione blasfema o la segue, fatto sta che qui è presente un alto dignitario degli alti gradi, col collare, (a dx) che fa la coppia con la chierichetta (a sx), così il cerchio si chiude.


Ovviamente, è ben possibile che si tratti della fine della celebrazione blasfema, viene consegnato al blasfemo prete celebrante il Maglietto del Maestro Venerabile, come segno di grande riconoscimento. Ma se ci trovassimo a prima della celebrazione, bisognerebbe dedurne che questo prete blasfemo abbia celebrato alla “mensa” col Maglietto, consentendo a trasformare questa disgraziata chiesa in una loggia massonica.

Noi, che siamo notoriamente irriverenti, ci permettiamo di riflettere sul fatto che questo spettacolo, che coincide quasi con il cinquantesimo anniversario di apertura del Concilio Vaticano II, ci sembra che possa degnamente e coerentemente celebrare i cinquant'anni di avvio del disastro della vera Chiesa e della vera Religione.
Non si tratta forse di un “segno dei tempi”, quasi di un provvidenziale accadimento che dal lontano Brasile ci ricorda che la sovversione è entrata a vele spiegate nella Chiesa cattolica e che il suo culmine è l'insediamento dell'abominio nel luogo sacro?

Sono i piccoli segni che indicano i grandi eventi.


Miserere nostri, Dómine, miserere nostri

Fonte: Una Vox

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